Ecco alcuni consigli pratici sulla meditazione presi dal libro La felicità al di là della religione del Dalai Lama.
Il primo requisito indispensabile per l'addestramento mentale è una seria dedizione quotidiana alla pratica. Solo così potremmo avere dei benefici. Dobbiamo inoltre ricordarci che è un percorso lungo e difficile e va attraversato con pazienza, sopportazione e tenacia.
Viviamo nell'epoca del tutto e subito e molti si aspettano dalla pratica un risultato immediato oppure cercano un mantra o una formula giusta per avere risultati rapidi, ma la trasformazione interiore non funziona così. Essa richiede tempo e sforzo, necessità cioè di un duro lavoro ed un impegno continuativo.
La forza dell'abitudine
Risulta quindi essenziale far diventare la pratica una regolare abitudine quotidiana, altrimenti avremo sempre impegni e preoccupazioni più urgenti e stressanti e "la morte potrebbe sopraggiungere in qualsiasi istante".
Ecco quindi che pianificare la nostra pratica, se siamo dei principianti, è il primo passo da compiere.
Solitamente il momento preferibile è di mattino presto, a stomaco vuoto, quando la mente è lucida e riposata. Ovviamente occorre aver dormito bene il giorno precedente nonché un numero sufficiente di ore.
Il tempo da dedicare alla pratica
Sebbene dedicare qualche giorno a un breve corso di addestramento mentale è un ottima idea quello su cui dobbiamo focalizzarci e su cui verte tutto il nostro impegno è la nostra pratica quotidiana. I veri benefici della meditazione diventeranno evidenti soltanto con una mite e prolungata perseveranza.
Riguardo al tempo da dedicare alla pratica all'inizio sessioni di 10 o 15 minuti vanno benissimo. Porci obiettivi realizzabili, invece di iniziare un programma che non potremmo rispettare, aumenterà la nostra autostima e le possibilità di riuscita. Inoltre, durante la pratica possiamo variare tipo di esercizio, così da mantenere viva la concentrazione.
Ravvivare la pratica
Così come si fa per tenere un fuoco acceso, aggiungendo di tanto in tanto qualche pezzetto di legno, noi possiamo fare qualche minuto di pratica durante la giornata, così che i progressi fatti nella sessione mattutina non si dissolvano prima dell'inizio della sessione successiva.
Il luogo dove praticare
Si dice che i rumori sono come una spina che tormenta la mente. Sarà quindi bene trovare un luogo silenzioso dove praticare e ovviamente spegnere il telefono ed altre fonti di distrazione. Con questo non voglio dire che non si possa praticare ovunque e in ogni momento della giornata. Dalai Lama dice che trova i lunghi viaggi un ottima occasione per meditare.
La postura
Ed infine alcuni consigli sulla postura durante la pratica:
- La postura ideale è quella che comporta meno distrazioni. Va bene la posizione del loto, o a gambe incrociate, seduti o in ginocchio. L'importante è che non risulti così comoda da farci addormentare.
- Possiamo mettere il dorso della mano destra appoggiato su quella sinistra tenendo i gomiti rilassati e tenuti leggermente verso l'esterno per lasciare passare aria.
- Può essere utile sedere su un cuscino in modo da sostenere la colonna vertebrale, che idealmente dovrebbe essere dritta come un fusto , e tenere il collo appena piegato verso il basso
- Labbra e denti in posizione naturale e rilassata.
- Per gli occhi ognuno scoprirà da solo la posizione più adeguata: c'è chi medita a occhi aperti, chiusi o semi aperti; Nella maggior parte dei casi, socchiudere gli occhi può presentare la scelta più opportuna.
La felicità è una combinazione di pace interiore, disponibilità economiche e, soprattutto, pace mondiale.
- Dalai Lama
In sintesi
- E' necessaria una seria e disciplinata pratica quotidiana. La meditazione deve diventare un abitudine virtuosa. Inizialmente bastano anche 10 minuti, meglio avere degli obiettivi realizzabili.
Ricordarsi di ravvivare la pratica per ogni qual volta ci è possibile durante la giornata, per qualche minuto. Scegliere un luogo tranquillo e calarsi in una posizione comoda che non ci faccia addormentare.
Appunti tratti liberamente dal suo libro La felicità al di la della religione.